Il Regolamento di attuazione del Codice della Nautica da Diporto: Una Rivoluzione per Cantieristica e Professionisti del Mare
Il 21 ottobre 2024 segna una svolta cruciale nel mondo della nautica da diporto con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento di attuazione del Codice della Nautica da Diporto. Questo aggiornamento normativo, rappresentato dal Decreto 17 settembre 2024, n. 133, introduce miglioramenti sostanziali per i cantieri nautici, il refitting, le professioni marittime, i superyacht e le piccole imbarcazioni.
Grazie all’impegno di Confindustria Nautica, questo regolamento è stato sviluppato per semplificare le complicazioni burocratiche, elevando così l’efficienza nel settore. Una delle principali innovazioni è l’enfasi posta sul miglioramento della sicurezza a bordo, un aspetto fondamentale per garantire la tranquillità in mare.
Oltre alla sicurezza, il regolamento mira a promuovere un’ondata di innovazione tecnologica all’interno del settore nautico. Le nuove disposizioni favoriscono la crescita e il progresso, fornendo un quadro normativo che incoraggia l’adozione di tecnologie all’avanguardia, capaci di trasformare l’esperienza marittima.
Queste modifiche sono progettate per generare non solo un incremento di traffico nel settore, ma anche per stimolare l’engagement tra i professionisti e gli appassionati del mondo nautico. La semplificazione dei processi e l’apertura a nuove tecnologie rendono il panorama nautico italiano sempre più competitivo e al passo con i tempi.
Le novità in materia di sicurezza
La zattera di salvataggio
Grosse novità riguardano la zattera di salvataggio:
Per chi naviga entro 12 miglia, c’è la possibilità di sostituire la tradizionale zattera costiera con un tender, un “battello pneumatico”, sempre CE certificato secondo gli standard UNI EN ISO 6185. Questo deve essere sempre pronto all’uso, dotato di un dispositivo per salire a bordo e di un kit di sopravvivenza conforme. Importante, deve poter accogliere tutte le persone a bordo, incluso l’equipaggio.
Le Unità Pneumatiche cioè i gommoni, inclusi quelli con carena rigida, hanno ulteriori vantaggi. Questi, infatti, possono evitare di trasportare una zattera costiera se operano entro il limite delle 12 miglia, a patto che siano equipaggiati con il kit di sopravvivenza e un estintore aggiuntivo. Il kit standard, solitamente presente nelle zattere per navigazioni entro 12 miglia, include un soffietto di gonfiamento, un coltello con manico galleggiante, una torcia stagna con batterie di riserva conservate in una busta isolante, un set di riparazione, due pagaie, due spugne, un fischietto e un contenitore d’acqua che fornisce 0,250 litri per persona. È imperativo che tutti i gommoni siano muniti di marcatura CE e rispettino le norme UNI EN ISO 6185, parti 3 e 4. Praticamente siano omologati CE categoria A, B, C.
Navigare oltre le 12 miglia dalla costa sarà più conveniente per chi possiede le attrezzature adeguate. Grazie all’uso di strumenti elettronici moderni per la geolocalizzazione, come i GPS, le unità potranno imbarcare una zattera “costiera” più piccola e leggera, progettata originariamente per viaggi entro il limite delle 12 miglia. Questa soluzione non solo ridurrà il peso complessivo dell’imbarcazione, ma rappresenterà anche un notevole risparmio economico. Tuttavia, va considerato che questa zattera più compatta offre una protezione minore rispetto alle sue controparti più grandi.
Il Giubbotto di Salvataggio
Con il nuovo decreto ogni passeggero a bordo di un’imbarcazione deve avere un giubbotto di salvataggio adeguato, che sia rigido o autogonfiabile, adatto sia per adulti che per bambini. Durante la navigazione su laghi, fiumi o a una distanza fino a 6 miglia dalla costa in acque marittime, è fondamentale avere giubbotti con una capacità di galleggiamento di almeno 100 Newton. Oltre le 6 miglia, sono indispensabili giubbotti di 150 Newton. Tutti i giubbotti devono riportare il numero di immatricolazione del mezzo. Inoltre, i giubbotti da 150 Newton devono essere dotati di una luce che si attiva automaticamente. La normativa richiede l’uso obbligatorio del giubbotto di salvataggio durante la navigazione notturna in solitudine. Indossare sempre un giubbotto con minimo 50 Newton è essenziale per chi utilizza tavole a vela, derive, kitesurf e moto d’acqua, indipendentemente dalla distanza dalla riva. È consigliabile riporre i giubbotti di salvataggio in un luogo facilmente raggiungibile. Anche se non scadono, è importante controllarne regolarmente i fischietti, la resistenza delle cinghie e lo stato dei retroriflettenti per assicurarsi della loro efficienza. Seguire queste linee guida non solo garantisce il rispetto delle leggi, ma soprattutto la sicurezza di tutti i passeggeri.
Il Salvagente anulare
Tra le principali modifiche, spicca il nuovo obbligo di avere un salvagente anulare dotato di cima, non più a partire dai 300 metri dalla costa, ma esclusivamente per le navigazioni che superano il miglio.
L’imbragatura di sicurezza
l’imbragatura di sicurezza e’ indicata esclusivamente per le imbarcazioni a vela e include una imbragatura con annesso nastro di sicurezza ombelicale, noto anche come safety line.
Per quanto riguarda la navigazione a oltre 6 miglia dalla costa, diventa obbligatorio possedere almeno una imbragatura. Tuttavia, per viaggi che superano le 12 miglia dalla costa, dovrai raddoppiare le precauzioni con due di queste imbragature essenziali. Assicurati che abbiano la marcatura CE e siano conformi alle normative ISO. Queste imbragature possono inoltre essere combinate con un giubbotto di salvataggio certificato o altri dispositivi di protezione approvati, offrendo un’ulteriore garanzia di sicurezza durante ogni avventura marittima
To be continued