Qualcosa è andato storto, le previsioni non erano attendibili o forse ci siamo dimenticati di controllarle …
Grave Errore per un comandante !!!
Ma adesso ci siamo !!! Stiamo rientrando e non possiamo evitarla .
Dobbiamo inevitabilmente affrontare una burrasca , venti molto forti e mare grosso !
Di seguito ho cercato di schematizzare quelle che sono le cose da fare e da non fare nel tempo che intercorre tra la consapevolezza dell’inevitabile incontro e il momento in cui questo incontro avviene.
Ma il primo e più importante suggerimento è quello di
MANTENTERE LA CALMA !!!
Ricordatevi che siete il Comandante della vostra imbarcazione e pertanto la vostra calma non servirà solo a voi ma sarà di esempio e di stimolo anche per i componenti dell’equipaggio.
Operazioni per barche a motore e a vela
A seguire troverete le principali azioni da compiere comuni sia alle barche a motore che a quelle a vela
- Controllare che gli scarichi del pozzetto siano aperti.
- Chiudere tutti i boccaporti e gli oblò.
- Tenere a portata di mano il tambuccio per poter chiudere il boccaporto di accesso all’interno.
- Chiudere tutte le prese a mare.
- Controllare il rizzaggio dell’eventuale zattera di salvataggio verificando che la ritenuta che ne permette l’autogonfiaggio sia in perfetto ordine.
- Verificare che nulla sia in bando sulla coperta o nel pozzetto.
- Alzare il riflettore radar. Oltre a semplificare le eventuali operazioni di ricerca, serve per evitare collisioni con navi mercantili.
- Un’ora prima della partenza o dell’arrivo della burrasca, assumere medicinali contro il mal di mare (cerotto, pillole), se nell’equipaggio ci sono sofferenti.
- Stivare tutto in modo che non vi siano oggetti liberi di muoversi. Rizzare eventuali contenitori.
- Controllare la perfetta funzionalità delle pompe di sentina.
- Assicurarsi che ogni componente dell’equipaggio conosca l’ubicazione dei razzi di soccorso, degli estintori e della cassetta di pronto soccorso. Se necessario, spiegare l’uso della radio.
- Preparare per tempo del brodo caldo, caffè e/o the e versarlo in uno o più thermos.
- Preparare panini, gallette o biscotti e tenerli in un luogo dove non possano bagnarsi.
- Controllare la carica delle batterie, mettendole sotto carica se necessario.
- Controllare l’efficienza della radio. Tenere un telefono cellulare (carico) e acceso con la predisposizione del numero verde della Capitaneria di Porto (se la navigazione è in prossimità della costa).
- Indossare le cinture di sicurezza, controllando che il cavo di ritenuta sia in chiaro e vincolato allo scafo. Se possibile, fissare la “life-line”, un robusto cavo che va da poppa a prora ben legato alle strutture fisse.
- Indossare il vestiario idoneo per il periodo, tenendo presente che si può soffrire il freddo anche in piena estate. Mettere calze di lana o termiche e stivali in modo da stare all’asciutto. Tenere pronta una muta di ricambio.
- Tenere sul tavolo da carteggio la carta ben fissata e avere l’avvertenza di seguire con cura la navigazione (anche se solo stimata). Servirà ad avere un’idea abbastanza precisa del “dove siamo”. Scrivere sul brogliaccio i dati che ci servono: velocità, rotta, forza e direzione del vento.
- Indossare il giubbotto salvagente anche se ci dà fastidio nei movimenti. L’obbligo diventa assoluto per chi manovra all’albero e ancor più a prora.
- Tenere d’occhio il barometro: quando scende la perturbazione arriva. Quando accenna a risalire è tempo di pensare ad assumere un assetto con maggiore velatura, che aumenteremo gradualmente.
- Tenere ben presente la zona di mare in cui si naviga. Navigare nel golfo di Trieste o nell’arcipelago Toscano è cosa ben diversa dal navigare nel canale di Sicilia, nello Jonio fra l’Italia e la Grecia o nel golfo del Leone.
- Fare una chiamata detta di “Attenzione” ( dire tre volte “attenzione” e di seguito il nome dell’imbarcazione ) ed attendere una risposta di conferma
- A quel punto comunicare il Punto Nave , la nostra rotta e la nostra velocità di avanzamento. Comunicare inoltre le caratteristiche visive della barca ed il numero di persone a bordo.
- Chiedere di essere richiamati ad intervalli regolari ( se non risponderemo scatteranno le operazioni di soccorso ).
Ulteriori operazioni per navigazione a vela
- Controllare la randa (drizza in chiaro) e l’efficienza del sistema della presa di mani di terzaroli.
- Controllare che le maniglie dei verricelli abbiano il “fermo” inserito.
- Controllare che le manovre dell’albero siano in ordine.
- Controllare che siano in ordine i fiocchi e la tormentina (con particolare controllo dei garrocci e dei grilli).
- Controllare che il motore sia in ordine e pronto a partire
- Se si prevede che la burrasca arrivi di notte, prendere almeno una mano di terzaroli e alzare il fiocco o la tormentina quando c’è ancora la luce. Meglio sempre stare “sotto invelati”, la notte, e farsi trovare già in assetto quando arriva la buriana.