Gassa d’Amante: storia, utilizzo, vantaggi e perché si chiama così
La gassa d’amante è uno dei nodi più conosciuti e iconici della marineria mondiale. Elegante, semplice da memorizzare e sorprendentemente efficace, forma un’asola fissa che non scorre e rimane affidabile anche sotto forte trazione. È un nodo che ha attraversato millenni di storia: dalle antiche imbarcazioni egizie alle moderne barche da diporto.
In questo articolo analizziamo con precisione la storia della gassa d’amante, a cosa serve, i suoi vantaggi e svantaggi, e soprattutto perché si chiama così, con tutte le interpretazioni storiche e simboliche.
🏺 1. Storia della gassa d’amante: un nodo con migliaia di anni
La gassa d’amante è considerata uno dei nodi più antichi mai utilizzati dall’uomo. Reperti archeologici indicano che nodi simili sono presenti:
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nella Barca Solare di Cheope (circa 2500 a.C.),
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in vari relitti del Mediterraneo antico,
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in cordami rinvenuti in territori fenici e greci,
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nelle rappresentazioni di nodi su pitture tombali egizie.
Il nodo compare poi in maniera sistematica nei manuali dei marinai medievali e rinascimentali.
Nel mondo italiano, viene menzionato nei testi di marineria dal tardo Medioevo in poi, mentre in ambiente anglosassone appare come bowline, termine che deriva dalla bow-line, una cima che serviva a portare l’orlo di una vela quadrata verso prua.
🔸 Il “Nodo Toraldo”
Una tradizione italiana lo attribuisce a Niccolò Toraldo, nobile napoletano del XIV secolo, da cui l’appellativo “nodo Toraldo”.
Non esistono prove certe della sua invenzione, ma è una delle attribuzioni storiche più curiose e note.
🔸 Diffusione universale
Grazie alla sua affidabilità e facilità d’uso, la gassa d’amante è diventata uno dei nodi standard in:
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marineria,
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pesca,
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alpinismo,
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vigili del fuoco,
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operazioni di soccorso,
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arrampicata su alberi e lavori in quota.
È, a tutti gli effetti, uno dei nodi più diffusi e riconosciuti al mondo.
✅ Come si fa la gassa d’amante
La gassa d’amante si realizza in pochi gesti ed è uno dei nodi più semplici da memorizzare grazie alla classica storiella del “serpente e del laghetto”.
1️⃣ Crea il laghetto
Forma una piccola asola con la cima: questo è il tuo “laghetto”.
2️⃣ Il serpente esce dal laghetto
Prendi il corrente (la parte libera della cima) e fallo passare dentro l’asola, dal basso verso l’alto.
3️⃣ Passa dietro l’albero
Fai fare al corrente un giro dietro il dormiente, la parte fissa della cima.
4️⃣ Il serpente torna nel laghetto
Riporta il corrente nella stessa asola, questa volta dall’alto verso il basso.
5️⃣ Stringi il nodo
Tira il dormiente e il corrente per assestare il nodo e ottenere un’asola fissa stabile e non scorrevole.
⚓ 2. A cosa serve la gassa d’amante

La funzione principale della gassa d’amante è quella di creare un’asola fissa che:
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non scorre,
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non si stringe sotto carico,
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può essere regolata in qualsiasi momento,
-
si può sciogliere facilmente anche dopo forti trazioni.
Per questo è usata in moltissimi contesti nautici.
Utilizzi principali in barca:
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fissare una cima a un anello, bitta o candeliera;
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preparare un’asola per l’ormeggio;
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realizzare un cappio per il recupero di un uomo a mare;
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collegare drizze e scotte;
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creare un punto di trazione sicuro su una cima.
Utilizzi in altri campi:
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imbraghi e soccorsi (perché non stringe il corpo del recuperato);
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montaggio di tende e strutture;
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arrampicata e tree-climbing;
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operazioni dei vigili del fuoco.
La sua versatilità è uno dei motivi per cui viene spesso definito il re dei nodi ad asola.
⭐ 3. Vantaggi della gassa d’amante
Vantaggi principali
- Non si strozza: l’asola rimane costante anche sotto forte trazione.
- Si scioglie con facilità, anche dopo aver lavorato sotto carico.
- È semplice da imparare e da ricordare.
- È stabile e sicuro, non si disfa accidentalmente.
- Funziona con quasi tutti i tipi di cime, anche bagnate o rigide.
- È rapido da realizzare, anche in condizioni difficili.
- È universale: conosciuto e riconosciuto ovunque nel mondo della nautica.
⚠️ 4. Svantaggi della gassa d’amante
Pur essendo un nodo eccezionale, ha alcuni limiti da conoscere:
Svantaggi principali
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Può slittare in caso di carico alternato e ripetuto, soprattutto con cime sintetiche molto lisce.
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Non è ideale con cime molto sottili o molto rigide.
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Se eseguito male, può trasformarsi in un nodo meno stabile.
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Non è un nodo pensato per carichi dinamici forti (come volanti o sartie provvisorie).
Per aumentare la sicurezza, in alcune situazioni si usa la versione doppia gassa d’amante.
🌼 5. Perché si chiama “gassa d’amante”: tutte le interpretazioni
Il nome ha due possibili origini, una tecnica e una simbolica.
🔸 Interpretazione tecnica (la più documentata)
Negli antichi manuali nautici, tra cui il Vocabolario Marino e Militare di Alberto Guglielmotti, il termine:
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“amante” indicava la parte terminale di una cima,
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chiamata anche “gaza”,
-
usata per formare un nodo ad occhiello.
Dunque “gassa d’amante” significa letteralmente “l’asola fatta con l’amante della cima”.
🔸 Interpretazione simbolica (la più affascinante)
Una lettura più romantica afferma che la gassa d’amante si chiami così perché:
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lega con forza,
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non stringe,
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non soffoca,
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rimane fedele ma liberabile.
Un po’ come il legame ideale tra due amanti: forte, stabile, ma non oppressivo.
Non è un’origine certa, ma è una spiegazione molto diffusa nella cultura marinaresca.
Conclusione
La gassa d’amante è un nodo con una storia antichissima, una funzionalità insostituibile e un fascino che va oltre la tecnica.
È il nodo dell’affidabilità, della sicurezza e del “legame perfetto”: un’icona della marineria che ogni comandante deve conoscere
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