Chirurghi e Barbieri di Bordo: La Medicina in Mare nei Secoli Passati
Quando pensiamo ai viaggi per mare nei secoli passati, ci immaginiamo coraggiosi marinai, grandi esploratori e avventure epiche, ma raramente riflettiamo sui pericoli medici che affrontavano. Le navi del passato erano microcosmi galleggianti, dove malattie, ferite e infezioni erano all’ordine del giorno. Responsabilità del comandante era di reperire una figura che potesse risolvere questi problemi e, a quei tempi non era facile. La figura del chirurgo di bordo, essenziale per la sopravvivenza dell’equipaggio, era spesso ricoperta da un professionista inaspettato: il barbiere di bordo.
Perché i barbieri erano chirurghi sulle navi?
Nel periodo compreso tra il Medioevo e il XVIII secolo, la medicina e la chirurgia erano due discipline ben distinte. I medici si occupavano principalmente di diagnosi e cure teoriche, spesso lontani dai luoghi di emergenza. I chirurghi, invece, eseguivano interventi pratici e, per questo, erano considerati artigiani più che scienziati. Tra questi, i barbieri-chirurghi si distinguevano per le loro abilità pratiche.
I barbieri, già abituati a maneggiare rasoi e strumenti taglienti, eseguivano piccoli interventi chirurgici, estrazioni dentali e salassi. Erano quindi considerati adatti a prendersi cura delle emergenze mediche in mare, dove non era sempre possibile avere un chirurgo qualificato. Durante i lunghi viaggi, il barbiere di bordo era l’unica speranza per affrontare ferite, amputazioni o malattie debilitanti.
Le mansioni del barbiere di bordo
I barbieri di bordo non si limitavano a tagliare capelli e rasare barbe. Il loro ruolo medico includeva:
1. Amputazioni: In caso di ferite gravi, come fratture esposte o gangrena, l’amputazione era spesso l’unica soluzione per salvare la vita del marinaio. Il barbiere di bordo eseguiva queste operazioni con strumenti rudimentali, come seghe e coltelli, spesso senza anestesia.
2. Salassi: Si credeva che molte malattie fossero causate da uno squilibrio dei “quattro umori” (sangue, bile gialla, bile nera e flemma). Il salasso era una pratica comune per “riequilibrare” il corpo e veniva effettuato con bisturi o sanguisughe.
3. Estrazione di denti: Il mal di denti era una piaga per i marinai, soprattutto a causa della scarsa igiene orale e delle diete ricche di carboidrati. Il barbiere si occupava delle dolorose estrazioni dentali, spesso con strumenti improvvisati.
4. Cura delle ferite: Le ferite da cadute, incidenti o combattimenti erano frequenti a bordo. Il barbiere disinfettava le ferite (spesso con alcol), le suturava e applicava bendaggi.
5. Trattamento dello scorbuto: Lo scorbuto, causato dalla carenza di vitamina C, era una delle principali cause di morte tra i marinai. Sebbene la conoscenza delle sue cause fosse limitata, il barbiere somministrava rimedi popolari come limoni o erbe, se disponibili.
Gli strumenti del barbiere-chirurgo
Il barbiere di bordo portava con sé un kit di strumenti semplici ma essenziali, che comprendeva:
– Rasoi e forbici: Per radere e, all’occorrenza, incidere.
– Pinze: Utilizzate per estrarre denti o rimuovere proiettili.
– Seghe: Per amputazioni.
– Ferri da cauterizzazione: Riscaldati per bruciare tessuti e fermare le emorragie.
– Bisturi rudimentali: Per tagli e incisioni.
– Unguenti e bende: Per proteggere le ferite.
I rischi e le difficoltà
Essere il chirurgo di bordo non era un compito facile. Le condizioni igieniche erano terribili: l’acqua era scarsa, gli strumenti raramente venivano sterilizzati e i pazienti erano spesso indeboliti dalla fame e dalle malattie. Le operazioni chirurgiche erano estremamente dolorose e frequentemente fatali, non tanto per l’intervento in sé, ma per le infezioni che ne seguivano.
Nonostante ciò, il barbiere di bordo era un’ancora di salvezza per gli equipaggi, e le sue abilità potevano fare la differenza tra la vita e la morte.
Il Palo dei barbieri
Sapevi che Il palo dei barbieri, caratterizzato dalla famosa spirale blu, rossa e bianca, ha origini storiche che risalgono al Medioevo ed è strettamente legato al ruolo dei barbieri-chirurghi.
Ecco il significato dietro i colori e il design:
Il palo dei barbieri ha un’origine medievale, quando i barbieri svolgevano anche compiti medici come salassi, trattamenti per ferite ed estrazioni dentali. Questo simbolo, nato per identificare la professione, è ricco di significati:
- Origine: Era un indicatore visivo per i clienti, associato ai trattamenti medici praticati nei negozi dei barbieri.
- Significato dei colori:
- Rosso: Simboleggia il sangue dei salassi.
- Bianco: Rappresenta bende e garze.
- Blu: Aggiunto in alcuni paesi, come negli Stati Uniti, può simboleggiare il sangue venoso o essere un semplice elemento estetico.
La spirale richiama le bende attorcigliate.
- Il palo girevole: Deriva dal bastone che i pazienti stringevano durante i salassi, per facilitare il flusso sanguigno. Il design moderno con parte rotante amplifica l’effetto della spirale.
- Evoluzione: Sebbene i barbieri abbiano abbandonato i compiti medici, il palo è rimasto un’icona globale, conservando una connessione con la storia della professione e il suo passato medico.
L’evoluzione della figura del chirurgo di bordo
Con l’avanzare della medicina, il ruolo del barbiere-chirurgo venne gradualmente sostituito da chirurghi professionisti a bordo delle navi, specialmente nelle flotte militari. Nel XVIII secolo, le navi della Marina britannica, ad esempio, iniziarono a impiegare chirurghi con una formazione medica ufficiale.
Tuttavia, la figura del barbiere di bordo rappresenta una testimonianza di resilienza e ingegno in un’epoca in cui la scienza medica era ancora agli albori.
Una lezione di storia e umanità
L’affascinante figura del barbiere-chirurgo di bordo ci ricorda quanto fosse dura la vita dei marinai nei secoli passati. Questi uomini, armati solo di strumenti rudimentali e di un coraggio straordinario, erano responsabili della salute di interi equipaggi, svolgendo un lavoro che oggi possiamo solo ammirare.
Se ti appassionano le curiosità riguardanti il mare seguici sulle nostre pagine Social