Chiamata Selettiva Digitale, il tasto DSC: Standard per la Sicurezza Marittima
Se siete stati su una banchina o a bordo di una barca, probabilmente avrete sentito qualcuno dire: “Non premere mai quel pulsante rosso sul VHF!”. Sta parlando del tasto DSC. Per molti, questo piccolo tasto è un oggetto misterioso, quasi proibito, il cui utilizzo sembra riservato solo alle situazioni più estreme. Ma perché questo strumento, progettato per salvarci la vita, incute così tanto timore?
Spesso la paura nasce dalla scarsa conoscenza. In realtà, il tasto DSC permette la Chiamata Selettiva Digitale (DSC) che è un sistema efficace e sicuro e gioca un ruolo cruciale nella sicurezza marittima. Con questo articolo vogliamo fare chiarezza sul suo funzionamento e sulle ragioni per cui ogni diportista e professionista del mare dovrebbe conoscerlo e utilizzarlo correttamente.
La Chiamata Selettiva Digitale (DSC) è uno standard per la trasmissione di messaggi digitali predefiniti attraverso i sistemi radio marittimi a frequenza media (MF), alta frequenza (HF) e molto alta frequenza (VHF). Questo sistema costituisce una parte fondamentale del Global Maritime Distress Safety System (GMDSS), il sistema globale di sicurezza e soccorso marittimo.
Funzionamento del Tasto DSC
Il DSC è stato sviluppato per sostituire le chiamate vocali nelle procedure più obsolete. Grazie all’utilizzo di un segnale stabile con una banda di frequenza ristretta e senza squelch, il DSC offre un raggio d’azione più ampio rispetto ai segnali analogici, con un’estensione fino al 25% superiore e una maggiore velocità di trasmissione.
Ogni dispositivo DSC è programmato con il numero Maritime Mobile Service Identity (MMSI) della nave e può essere collegato al sistema GPS di bordo. Questa integrazione consente di inviare rapidamente segnali di emergenza contenenti informazioni precise sulla posizione e sul tempo.
Le navi solitamente utilizzano controller DSC separati per VHF e MF/HF. Nel caso del VHF, un ricevitore dedicato monitora il Canale 70, mentre la trasmissione avviene tramite il transceiver principale. Per le comunicazioni MF/HF, il DSC monitora più bande di frequenza per la trasmissione di messaggi di soccorso, urgenza e sicurezza nelle bande marittime a 2, 4, 6, 8, 12 e 16 MHz.
Segnali di Soccorso (Distress)
In caso di emergenza, il tasto DSC trasmette almeno il numero MMSI della nave. Se collegato al GPS, il messaggio include anche le coordinate e, se necessario, la frequenza per le comunicazioni successive via radiotelefono o radiotelex.
Il segnale di soccorso può essere inviato con due modalità:
- Tentativo su una singola frequenza: la richiesta viene trasmessa su una sola banda, attendendo per 4 minuti una conferma dalla stazione costiera. Se nessuna risposta viene ricevuta, il messaggio viene ripetuto fino a cinque volte.
- Tentativo su più frequenze: il segnale di soccorso viene inviato in sequenza su tutte le frequenze MF e HF dedicate. Questo metodo è consigliato solo in situazioni estreme, poiché richiede la sintonizzazione dell’antenna per ogni trasmissione senza attendere conferme.
Le richieste di soccorso possono essere generiche o specifiche, indicando una delle seguenti emergenze predefinite:
- Abbandono della nave
- Incendio o esplosione
- Allagamento
- Collisione
- Incaglio
- Inclinazione pericolosa
- Affondamento
- Nave alla deriva
- Attacco da pirati
- Uomo in mare
Per evitare falsi allarmi, i pulsanti di emergenza sono spesso protetti da coperture di sicurezza o richiedono la pressione simultanea di due tasti. In caso di attivazione accidentale, l’operatore è obbligato a trasmettere un messaggio di annullamento sulla frequenza indicata nel segnale di soccorso.
Le stazioni costiere attendono circa 2,75 minuti prima di inviare una conferma, permettendo ad altre navi vicine di ricevere il messaggio e migliorare la localizzazione di chi ha inviato la richiesta. Se una nave riceve un segnale di soccorso ma non è in grado di stabilire un contatto con una stazione costiera, deve rilanciare il messaggio per garantire che venga ricevuto da terra.
Priorità delle Comunicazioni
Le comunicazioni DSC sono suddivise in quattro priorità:
- Soccorso (Distress) – segnale di emergenza
- Urgenza (Urgency) – messaggi critici ma non immediatamente pericolosi
- Sicurezza (Safety) – informazioni rilevanti per la navigazione
- Routine (Routine) – comunicazioni generali
Le radio Classe A (utilizzate sulle navi commerciali) possono inviare messaggi di emergenza, urgenza, sicurezza e routine su DSC Canale 70. Le radio Classe D (comuni sulle imbarcazioni da diporto) supportano solo i messaggi di emergenza, urgenza e sicurezza.
Per le chiamate di routine, si utilizzano le seguenti frequenze DSC:
- 2177, 4208, 6312.5, 8415, 12577.5 e 16805 kHz
Dettagli Tecnici
Il DSC utilizza un sistema sincrono con caratteri basati su un codice di rilevamento errori a dieci bit. La modulazione avviene tramite frequency-shift keying (FSK), con due toni separati da 170 Hz per MF/HF e 1300-2100 Hz per VHF. La velocità di trasmissione è di 100 Baud per MF/HF e 1200 Baud per VHF.
Le specifiche tecniche complete sono contenute nella raccomandazione ITU-R M.493, con l’ultima revisione pubblicata nel 2019.
Requisiti per l’Uso del Tasto DSC
Per poter utilizzare correttamente il DSC, in molti paesi è necessario conseguire una certificazione specifica. In Italia, ad esempio, è richiesto il Certificato di Operatore GMDSS – SRC (Short Range Certificate) per l’uso di radio VHF con DSC, rilasciato dal Ministero dello Sviluppo Economico dopo il superamento di un esame teorico e pratico. Per le comunicazioni a lungo raggio (HF/MF), è necessario il Long Range Certificate (LRC). Queste certificazioni garantiscono che l’operatore conosca le procedure di emergenza e sappia utilizzare il DSC in modo corretto e conforme alla normativa internazionale
Conclusioni
Il tasto DSC è un elemento essenziale per la sicurezza marittima, garantendo comunicazioni rapide ed efficienti in caso di emergenza. Grazie alla sua integrazione con il sistema GMDSS, offre un metodo affidabile per trasmettere segnali di soccorso, migliorando la protezione delle imbarcazioni e degli equipaggi in mare.
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